Transizione 5.0: cosa cambia dopo l’esaurimento delle risorse
- comunicazione858
- 7 giorni fa
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La misura Transizione 5.0 rappresenta uno degli strumenti più rilevanti degli ultimi anni per sostenere gli investimenti delle imprese nella transizione digitale ed energetica.
Con un decreto direttoriale del 6 novembre 2025, pubblicato il 7 novembre 2025 sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), è stato però comunicato l’esaurimento delle risorse disponibili per il credito d’imposta Transizione 5.0.
Nonostante ciò, le imprese possono ancora presentare domande di Transizione 5.0 fino al 31 dicembre 2025. Di seguito un riepilogo aggiornato su cosa prevede il decreto, sul funzionamento della procedura e sul significato pratico dell’esaurimento delle risorse.
Che cos’è il Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 è una misura agevolativa prevista nell’ambito del PNRR e dei fondi REPowerEU, pensata per:
incentivare la transizione digitale dei processi produttivi;
favorire interventi di efficientamento energetico;
sostenere l’acquisto di beni materiali e immateriali connessi alla digitalizzazione e alla riduzione dei consumi.
L’agevolazione si concretizza in un credito d’imposta Transizione 5.0 per gli investimenti che rispettano i requisiti tecnici e normativi previsti.
In origine, la dotazione complessiva per la Transizione 5.0 era pari a circa 6,3 miliardi di euro; in seguito, a causa della rimodulazione delle risorse PNRR, lo stanziamento è stato ridotto a 2,5 miliardi di euro. Le prenotazioni di credito inviate dalle imprese hanno assorbito interamente questo plafond, determinando l’attuale situazione di esaurimento delle risorse.
Esaurimento risorse Transizione 5.0
Il decreto direttoriale del 6 novembre 2025 stabilisce in modo chiaro che:
le risorse finanziarie destinate alla Transizione 5.0 risultano interamente esaurite;
le comunicazioni di prenotazione del credito d’imposta presentate dalle imprese prima della pubblicazione del decreto sono considerate valide ai fini dell’eventuale riconoscimento del beneficio, nel rispetto dei requisiti di legge;
alle imprese che presentano nuove comunicazioni a partire dalla data di pubblicazione del decreto viene rilasciata una “ricevuta di indisponibilità delle risorse”, come previsto dall’art. 12 del decreto attuativo del 24 luglio 2024.
In altri termini, il decreto certifica che lo stanziamento destinato al credito d’imposta Transizione 5.0 è stato completamente impegnato dalle prenotazioni già pervenute, ma la procedura informatica rimane attiva.
Le domande per Transizione 5.0 sono ancora possibili?
Uno degli aspetti più importanti riguarda la possibilità di presentare nuove domande Transizione 5.0.
Alla data attuale, il quadro è il seguente:
le imprese possono continuare a trasmettere prenotazioni di credito d’imposta tramite il portale dedicato fino al 31 dicembre 2025;
le comunicazioni inviate dal 7 novembre 2025 in poi sono considerate validamente presentate, ma danno luogo al rilascio di una ricevuta di indisponibilità delle risorse;
queste prenotazioni restano efficaci, ma potranno essere accolte solo in presenza di nuova disponibilità finanziaria per la Transizione 5.0.
La nuova disponibilità potrà derivare, ad esempio, da:
rinunce di imprese che avevano prenotato il credito d’imposta Transizione 5.0;
minore utilizzo delle risorse rispetto agli importi prenotati;
eventuali nuovi stanziamenti dedicati al Piano Transizione 5.0.
In caso di ulteriori fondi, le richieste saranno prese in considerazione seguendo l’ordine cronologico di invio.
Prospettive future dopo la Transizione 5.0
Secondo le comunicazioni istituzionali, a partire dal 2026 è previsto un nuovo quadro di agevolazioni che dovrebbe includere il ritorno di strumenti come super ammortamento e iper ammortamento, in sostituzione del credito d’imposta Transizione 5.0.
Le aliquote, le condizioni applicative e i requisiti tecnici saranno definiti nei relativi provvedimenti attuativi. Al momento non sono state assunte decisioni definitive su un rifinanziamento del Piano Transizione 5.0 né sull’introduzione di nuove misure identiche alla disciplina attuale.
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