Credito d’imposta
Design e Ideazione estetica
La misura si pone l'obiettivo di stimolare la spesa privata in attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica.
INVESTIMENTI AGEVOLABILI
Si considerano attività ammissibili al credito d’imposta i lavori di design e ideazione estetica, finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali; quali, ad esempio, le caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della struttura superficiale, degli ornamenti. A questi effetti, per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi i componenti di prodotti complessi, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici.
Per le imprese operanti nel settore dell’abbigliamento e negli altri settori nei quali è previsto il rinnovo a intervalli regolari dei prodotti, sono considerate attività ammissibili al credito d’imposta i lavori relativi alla concezione e realizzazione di nuove collezioni o campionari che presentino elementi di novità rispetto alle collezioni e ai campionari precedenti con riguardo ai tessuti o ai materiali utilizzati, alla loro combinazione, ai disegni e alle forme, ai colori o ad altri elementi rilevanti, con esclusione dei lavori finalizzati al semplice adattamento di una collezione o campionario esistente attraverso l’aggiunta di un singolo prodotto o la modifica di una sola caratteristica dei prodotti esistenti, come ad esempio la modifica unicamente dei colori, o di un elemento di dettaglio.
Le attività ammissibili al credito d’imposta riguardano comunque la sola fase precompetitiva che termina con la realizzazione dei campionari non destinati alla vendita.
COSTI AGEVOLABILI
a) Spese di personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo impegnati nei progetti. Il personale con età non superiore a trentacinque anni, al primo impiego, in possesso di un una laurea in design o altri titoli equiparabili, assunto dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegati esclusivamente nei lavori di design e ideazione estetica, concorre a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150 per cento del loro ammontare;
b) quote di ammortamento, canoni di locazione e altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nei progetti (nel limite massimo del 30% delle spese di personale);
c) Spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario di attività relative al progetto;
d) Spese per servizi di consulenza inerenti ai progetti (nel limite massimo del 20% delle spese di personale);
e) Spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti (nel limite massimo del 30% delle spese di personale)
Altri costi: Spese per certificazione contabile, fino a un limite di 5.000 euro. Tali spese si aggiungono al credito di imposta spettante per le aziende non soggette al controllo legale dei conti.
MISURA DEL CREDITO
Per le attività di design e ideazione estetica svolte nel 2022 e 2023 il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 5% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione.
ADEMPIMENTI
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Le imprese che si avvalgono di tali misure sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La richiesta di compensazione va inviata:
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sia in via preventiva che in via consuntiva, per gli investimenti effettuati a partire dal 30 marzo 2024;
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esclusivamente in via consuntiva, per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2024 al 29 marzo 2024.
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A partire dal 18 maggio 2024 la richiesta di compensazione va presentata unicamente tramite la nuova funzionalità semplificata che permette l’invio dei moduli tramite portale, attiva sul sito del GSE.
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L'effettivo sostenimento delle spese e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Le imprese sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte.
CERTIFICAZIONE CREDITO D'IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO, INNOVAZIONE E DESIGN
Con l’intento di garantire al contribuente la possibilità di fruire del credito di imposta tutelandosi in caso di azioni accertative da parte del fisco, il legislatore ha introdotto la facoltà per lo stesso di certificare l’idoneità dei propri progetti sia in maniera preventiva che successivamente l'accesso al beneficio fiscale.
La certificazione può essere richiesta non soltanto per gli investimenti effettuati a partire dal 2020 di cui all’art.1, commi 200, 201, 202, 203, 203-quinquies e 203-sexies della L. n. 160/2019, ma anche per l’attestazione della qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo effettuati a partire dal 2015, ai sensi dell’art.3 del D.L. n. 145/2013.
E' stato istituito l’Albo dei certificatori, tenuto presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l'elenco dei soggetti che, dopo aver effettuato le opportune analisi, verifiche e comunicazioni, possono rilasciare tale certificazione.
QSE STUDIO è iscritta a tale albo, contattaci per maggiori informazioni.