
OBIETTIVO
Il Bando "Mini contratti di sviluppo" è destinato a supportare gli investimenti in innovazione delle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni, con finanziamenti compresi tra 5 e 20 milioni di euro. La misura è focalizzata sulle tecnologie indicate dal regolamento UE STEP e mira a sostenere la produzione e lo sviluppo di tecnologie digitali, "deep tech", green e biotecnologie, inclusi i medicinali critici.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono beneficiare dei finanziamenti le imprese di tutte le dimensioni:
regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese
sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono, alla data di presentazione della domanda, di almeno due bilanci approvati e depositati.
Le imprese non devono, inoltre, aver effettuato nei due anni precedenti la presentazione della domanda una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e devono impegnarsi a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.
L'unità produttiva deve essere ubicata nelle Regioni del Mezzogiorno: Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
AMBITI DI INTERVENTO
Sono ammissibili le attività legate allo sviluppo e alla produzione di tecnologie digitali, "deep tech", tecnologie pulite e risorse efficienti, nonché biotecnologie, compresi i medicinali critici e i loro componenti. Le spese devono essere connesse agli obiettivi strategici del regolamento UE STEP.
I piani di investimento devono riguardare:
le tecnologie, i medicinali e le materie prime critiche riportati negli allegati del decreto;
un’unica unità produttiva che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate, ammissibili all’intervento del PN RIC 2021 – 2027.
I piani d'investimento devono inoltre prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento che preveda anche l’assunzione di occupati qualificati.
I piani di sviluppo possono riguardare:
la creazione di una nuova unità produttiva;
l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;
la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.
SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del programma di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni. Dette spese riguardano:
suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo investimento produttivo ammissibile;
opere murarie e assimilate, nei limiti del 40% del complessivo investimento produttivo ammissibile;
macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;
programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.
Per le sole spese relative a consulenze connesse alla realizzazione del piano di investimenti, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione iniziale prevista per i "Mini contratti di sviluppo" è di 300 milioni di euro.
Questo importo potrà essere incrementato o ridotto in base alle necessità e ai risultati della riprogrammazione del Programma nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale FESR 2021-2027.
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Gli investimenti finanziabili devono avere un valore compreso tra 5 e 20 milioni di euro.
I piani di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alla predetta soglia (di 20 milioni), fermo restando che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni di cui al presente decreto e che l’impresa è tenuta ad individuare le modalità di copertura di quest’ultima.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
piccole imprese: 55%;
medie imprese: 45%;
imprese di grandi dimensioni: 35%.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda di agevolazione deve essere presentata tramite la piattaforma di Invitalia dalle ore 12:00 del 5 febbraio fino alle ore 12:00 dell'8 aprile 2025.
I contributi sono concessi secondo una procedura valutativa a graduatoria.
QSE Studio offre la propria consulenza e supporto alle aziende del territorio Nazionale nella presentazione delle domande e per tutti gli iter burocratici, ma non solo, supporta molte imprese e aziende in tutto il territorio Italiano.
Ricordiamo che per i contributi a partire da euro 10.000, i beneficiari hanno l’obbligo di pubblicare le informazioni concernenti e concessioni di finanziamenti pubblici erogati nell’esercizio finanziario precedente come stabilito nei commi da 125 a 129 dell'articolo 1 della legge 4 agosto 2017, n. 124, così come modificata dal D.L. n. 34/2019, convertito con Legge n.58/201914.
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